VINUM ET CASEUM: ANCHE LA TRADIZIONE LO DICE!
I Latini ci insegnano che formaggio e vino sono un connubio inossidabile… Dove c’è un formaggio c’è sempre un bicchiere di vino: rosso, bianco, rosè.
Rallegrati perchè la cucina siciliana è la cucina della tradizione. Pochi alimenti ma sani e nutrienti.
Cercherò di farti un vademecum. Generalmente con i formaggi delicati e freschi si abbina un vino tenue e moderatamente alcolico. Bisogna creare un equilibrio tra i due sapori. Il Grecanico e l’inzolia sono uve delicate e mai invasive.
Di conseguenza un formaggio dal sapore forte, aromatico si accoppia bene con un vino molto intenso nel profumo. I vini rossi da uve Nero D’Avola, Nerello Mascalese, Perricone hanno un’ intensità di aromi che possono reggere bene il legame con un formaggio come il Pecorino Dop o come la Tuma Persa.
Quindi, riassumendo, ti ho preparato uno schema di facile e veloce lettura:
- Caprini: Vini bianchi morbidi e fruttati, mi raccomando non devono avere sentore di acidità soprattutto se i formaggi sono molto freschi.
- Formaggi freschi: Vini bianchi e fruttati.
- Media stagionatura: In questo caso scegli vini rossi giovani che possano portare tanta freschezza,
- Stagionati a pasta dura: Vini corposi, d’affinamento. Vini rossi maturi, con bouquet intenso, morbidi e caldi, tannici e corposi. La persistenza aromatica deve essere intensa… ricorda del mio consiglio i due sapori, formaggio e vino, si devono accoppiare non sovrapporre.
- Erborinati piccanti: Vini da dessert liquorosi o di struttura. Lo Zibibbo con la sua dolcezza, il Moscato di Alessandria con la sua varietà aromatica. Sì, sono perfetti.
- Pasta filata: Vini bianchi, secchi dal profumo floreale, abbastanza morbidi, freschi e di media struttura.